Mastoplastica additiva: rischi e complicanze

Mastoplastica additiva: approfondiamo l’argomento vedendo quali sono i possibili rischi e le complicanze.

Mastoplastica additiva: rischi e complicanze

Come ogni intervento chirurgico, anche l’operazione di mastoplastica additiva presenta dei rischi e delle complicanze che possono insorgere in un momento successivo. Con l’andare del tempo e della tecnologia, queste situazioni si sono notevolmente ridotte ma è chiaro che un margine di rischio, seppur minimo, c’è sempre.mastoplastica-additiva

Una prima situazione che può verificarsi è il sanguinamento. Solitamente il paziente sanguina entro le prime 24 ore dall’operazione chirurgica e, se ciò dovesse capitare, sarà necessario ritornare in sala operatoria per arrestare immediatamente il fenomeno. Potrebbe capitare anche che nel paziente sorgano delle infezioni più o meno gravi; in questo caso è necessario rimuovere le protesi precedentemente inserite e reintegrarle soltanto qualche settimana o addirittura qualche mese dopo.

Infine, un’ultima situazione che potrebbe verificarsi è un’alterazione della sensibilità della pelle nella zona che interessa le mammelle. Questo effetto accade solitamente per un periodo di tempo circoscritto e sparisce con il semplice andare del tempo. Se dunque si avverte una mancanza di sensibilizzazione del seno non bisogna affatto preoccuparsi.

Mastoplastica additiva: reazione alla protesi

Quando un corpo estraneo viene inserito all’interno del corpo umano, quest’ultimo reagisce, e lo fa producendo una capsula fibrosa. Questa situazione naturalmente capita anche con le protesi mammarie, che vengono percepite (giustamente) dal nostro corpo come un qualcosa che non gli appartiene.

Se il corpo effettua una reazione fibrosa molto forte può dislocare fisicamente la protesi, costringere e deformare; la cosa può essere talmente grave che essa può diventare visibile oppure palpabile. Naturalmente se ciò dovesse accadere il medico chirurgo si troverà costretto ad effettuare un intervento correttivo per far rientrare il problema.

Nel corso del tempo, poi, la protesi può subire dei traumi e dei danneggiamenti tali da metterne a repentaglio la sua funzionalità. Se una protesi dovesse rompersi, il chirurgo interverrà nuovamente con un’operazione per sostituirla. Tutti questi aspetti, comunque, saranno ampiamente verificati grazie ai periodici controlli a cui il paziente dovrà sottoporsi. Essi avvengono a distanza di 1, 3, 6, 12 mesi e servono proprio per verificare che il corpo reagisca bene alla mastoplastica additiva.