Peeling chimico: il laser skin resurfacing

Peeling chimico: come farlo tramite il laser skin resurfacing.

Peeling chimico: cos’è il laser skin resurfacing

Prima di addentrarci nel vedere in cosa si distingue dal normale peeling chimico, vediamo come agisce e qual è l’azione principale del laser. Grazie a questo trattamento si avrà l’azione calibrata e precisa del laser CO2 pulsato. Esso è un nuovo strumento ad anidride carbonica che viene fatto passare sul viso del paziente, togliendone uno strato di cute calcolato con la massima precisione.

Il laser rende sicuro il peeling, ne impedisce danni termici e fastidiosi processi infiammatori e ne consente una rapida guarigione della cute: grazie ad esso potrà di riformarsi naturalmente. In ultimo, cancella le rughe poco accentuate, i capillari e molti altri inestetismi della pelle in pochissimo tempo.peeling-chimico

Come agisce il laser? Esso lancia un raggio di luce monocromatica che veicola una grande fonte di calore ed energia. Il raggio è intermittente e proprio per questo motivo viene definito pulsato. Grazie a questa sua pulsione, infatti,  ogni rischio di ustione viene eliminato.

Quando agisce, il laser vaporizza la strato superficiale della cute: elimina, in sostanza, il tratto che comprende l’epidermide e il tessuto papillare. L’eliminazione delle cellule cutanee superficiali avviene in modo istantaneo e impedisce ai liquidi contenuti nei tessuti circostanti di subire alterazioni. Essa si chiama in gergo tecnico un’azione di fototermolisi selettiva.

Peeling chimico tradizionale e laser skin resurfacing

L’esfoliazione provocata dal laser provoca una spontanea produzione di epitelio, cioè una nuova pelle, più giovane e piena di collagene ed elastina. La riepitelizzazione avviene quindi in maniera ordinata e non ci saranno processi infiammatori né alcun danno termico. Mentre il laser è molto preciso nel delimitare il campo d’azione in profondità, con il peeling chimico invece esiste la remota possibilità che gli acidi si addentrino oltre lo strato papillare causando danni permanenti.

Per ottenere il ringiovanimento della pelle, si induce con il peeling chimico la distruzione e dunque la necrosi dell’epidermide e dello strato più superficiale del derma: si provocheranno quindi edemi estesi ed un decorso post-operatorio molto lungo. Con il laser skin resurfacing invece tutto questo non ci sarà: al termine del trattamento la cute risulterà solo lievemente arrossata.