Gluteoplastica intervento: il lipofilling

Gluteoplastica intervento: ecco in cosa consiste l’operazione con la tecnica del lipofilling.

Gluteoplastica intervento: il lipofilling

L’intervento di gluteoplastica serve al paziente per avere un fondoschiena voluminoso, tonico e in perfetta armonia con il resto del corpo. Una persona che decide di sottoporsi a un intervento del genere lo fa perché si ritiene profondamente insoddisfatta di questa particolare zona del corpo e desidera rimodellarla. Una tecnica estremamente valida per farlo è il lipofilling. In cosa consiste?

Tramite l’operazione di lipofilling il chirurgo plastico provvede a iniettare nella zona interessata del paziente il suo proprio grasso. Il tessuto adiposo viene prelevato da altre zone del corpo che ne sono particolarmente ricche come, ad esempio, l’addome, i fianchi oppure le cosce. Per eseguire un intervento di gluteoplastica al meglio delle sue possibilità con la tecnica del lipofilling, è consigliato asportare una quantità di grasso comprensiva tra i 250 cc e i 600 cc.

Gluteoplastica intervento: aspetti positivi e negativi del lipofilling

Il lipofilling è una tecnica molto usata nell’era moderna ma, come tante tecniche considerate ‘alternative’, presenta degli aspetti negativi e degli aspetti positivi. Partiamo da questi ultimi. Nell’asportare il grasso da una zona all’altra del corpo si hanno due particolari vantaggi che rendono il paziente doppiamente soddisfatto.gluteoplastica-intervento

Se da una parte, infatti, i glutei vengono rimodellati e resi più voluminosi grazie proprio al tessuto adiposo, esso viene tolto da dove è in eccesso in altre zone. Esse vengono quindi indirettamente rimodellate dalla gluteoplastica. Un altro aspetto positivo da considerare, comunque, è che intervenendo sui glutei senza le protesi, si eliminano tutte le possibili complicanze legate ad esse come la classica estrusione dell’impianto.

L’intervento di gluteoplastica tramite lipofilling, comunque, presenta anche degli aspetti negativi. Un aspetto da considerare è che il grasso, essendo stato prelevato dal medesimo corpo, tende ad essere riassorbito dall’organismo stesso. Non è possibile fare una stima precisa delle percentuali di riassorbimento perché esse variano da persona a persona ma, mediamente, è corretto dire che il corpo umano tende a riassorbire il 30% del grasso re-innestato. Il chirurgo plastico, però, può facilmente risolvere il problema prelevando una somma superiore di grasso tenendo presente fin da subito, quindi, il riassorbimento.