Ricostruzione del seno con protesi
Come si svolge l’intervento di chirurgia estetica di ricostruzione del seno con protesi? Vediamo assieme in quali casi è possibile operare in questo modo.
Ricostruzione del seno con protesi
La ricostruzione del seno con protesi in seguito ad una mastectomia non è purtroppo sempre possibile. Come strategia di intervento quella delle protesi è un’ottima soluzione ma affinché si metta in atto servono tutta una serie di circostanze che adesso andremo a elencare. Nel caso specifico, comunque, sarà direttamente il chirurgo che renderà edotto il paziente sulla strategia da utilizzare durante la visita preoperatoria.
Nel caso delle protesi la paziente dovrà avere una cute abbondante e di buona qualità nella zona interessata, assieme alla buona salute del muscolo del gran pettorale. Molte donne che subiscono l’intervento di mastectomia per eliminare un tumore presentano un quantitativo troppo basso di cute per operare in questa direzione oppure una pessima qualità della stessa.
Altre volte capita invece che il tessuto sia anche di buona qualità ma eccessivamente ridotto per poter operare. Vediamo quindi come si può risolvere eventualmente questa piccola problematica relativa all’approccio medico.
Uso dell’espansore nella ricostruzione del seno
Nel caso che la cute sia troppo poca è possibile utilizzare un espansore tissutale che abbia la funzione di espandere e preparare la cute per un successivo inserimento di protesi mammaria. Questo particolare espansore ha una forma e una dimensione variabile che andrà posto al di sotto della cute e del muscolo e che in seguito il chirurgo riempirà solo parzialmente di una soluzione fisiologica.
L’utilizzo della soluzione fisiologica (che inizia ad essere iniettata circa 15 giorni dopo) serve a distendere i tessuti e ha una cadenza di una volta a settimana. Il ciclo di espansione della protesi dura un tempo variabile dai due ai tre mesi, al termine del quale la forma della mammella dovrà essere leggermente più grande di quando ci sarà la protesi.
Dopo circa tre mesi si dovrà sostituire l’espansore con una protesi definitiva, dando vita ad un secondo intervento chirurgico. A quel punto resterà solo da bilanciare il rapporto con l’altra mammella per dare l’aspetto di un seno armonico, bello e simmetrico.