Mastoplastica additiva ascellare

Nell’articolo di oggi parleremo di una tipologia d’intervento che nel corso degli anni ha assunto un ruolo via via più importante: quello della mastoplastica additiva ascellare.

Mastoplastica additiva ascellare

Dare volume a un seno troppo piccolo o esteticamente poco gradevole è un’operazione chirurgica che può essere affrontata attraverso varie tipologie d’intervento. Con l’avanzamento della tecnologia in campo medico la mastoplastica ha subito modifiche decisive atte a migliorarne l’efficacia sia in termini di pura bellezza visiva che di maggiore sensibilità al tatto.

Tra i metodi più apprezzati c’è sicuramente quello della mastoplastica additiva ascellare. Tramite questa strada il medico chirurgo applica il taglio non sulla mammella ma, appunto, proprio nell’area relativa all’ascella. I vantaggi di intraprendere questa strada sono molteplici e non vanno assolutamente sottovalutati.

L’incisione nella mastoplastica additiva ascellare

Vediamo insieme come avviene in modo pratico l’operazione chirurgica di mastoplastica additiva per via ascellare. Il chirurgo plastico provvede a effettuare un’incisione di appena 3 o 4 centimetri nell’ascella e da questa inserirà all’interno della mammella una protesi mammaria. Aggiungiamo immediatamente anche un’altra informazione di tipo pratico: se si dovesse paventare la possibilità di cambiare le suddette protesi, non si dovranno fare ulteriori incisioni. La sostituzione avverrà sempre tramite la stessa apertura ascellare.

In passato la mastoplastica additiva ha anche seguito una strada che ci potrebbe sembrare assai strana come quella ombelicale. In alcuni casi, infatti, l’incisione avveniva all’altezza dell’ombelico ma dobbiamo ammettere che in quanto a popolarità questa particolare tecnica non ha certamente attecchito sulle masse. Anzi, possiamo dire con assoluta certezza che questa tecnica si è dimostrata fallimentare sotto diversi punti di vista.

Un motivo è stato quello di vincolare il chirurgo plastico all’utilizzo di protesi più dure e assai meno naturali rispetto a quelle che si usano normalmente nella mastoplastica additiva ascellare. Questo ha portato la via ombelicale ad essere sinonimo di artificialità.

Nella mastoplastica additiva ascellare, invece, la buona qualità del tessuto in questione permette al chirurgo di inserire protesi mammarie di ottima qualità e di evitare ulteriori incisioni, maggiormente visibili e più aggressive. Il seno, dopo l’intervento, risulterà quindi armonico, equilibrato e pulito da qualsiasi cicatrice.