Mastoplastica riduttiva: Trattamento post operatorio e possibili rischi
Mastoplastica riduttiva: Trattamento post operatorio e possibili rischi.
Mastoplastica riduttiva: Trattamento post operatorio
La prima cosa da fare durante il trattamento post operatorio è quella di rimanere totalmente a riposo. Concedersi del riposo è fondamentale per evitare sforzi inutili che potrebbero compromettere il buon esito dell’intervento chirurgico di mastoplastica riduttiva. Dopo una settimana, comunque, sarà possibile per il paziente riprendere le normali attività come guidare, passeggiare, eccetera. Sarà ovviamente negata l’attività fisica, dato che non si potranno compiere eccessivi sforzi in tutta la zona del busto.
Riposare, però, non basterà: sarà cura del chirurgo spiegare bene al paziente quali sono alcuni passi da seguire nel delicato periodo post operatorio. Nello specifico, non si dovranno compiere particolari sforzi nella zona delle spalle e del busto, si dovrà dormire esclusivamente in posizione supina e si dovrà indossare una fascia contenitiva nell’area delle mammelle.
Mastoplastica riduttiva: possibili rischi
La prima cosa da considerare sono le imprevedibili reazioni a cui alcuni farmaci possono portare. Non essendo prevedibili, questi possibili rischi possono tranquillamente rientrare grazie a un lavoro di squadra in sala operatoria: nello specifico, sarà compito dell’anestesista-rianimatore far rientrare una imprevedibile situazione allergica prevenendo tutti gli sviluppi negativi.
Il sanguinamento è estremamente raro in casi del genere e anche le infezioni non costituiscono un particolare problema. Qualora dovessero insorgere, il chirurgo plastico provvederà in modo tempestivo a somministrare una cura antibiotica adeguata.
Tra i possibili rischi c’è anche l’eventualità che la paziente possa perdere la sensibilità del capezzolo per qualche tempo, ma è un’eventualità che accade solo in qualche caso. Nella maggior parte delle situazioni la perdita della sensibilità inerente alla zona del capezzolo sarà solo temporanea e pertanto non c’è assolutamente nulla di cui preoccuparsi.
Un’eventualità ancor più rara è quella della perdita totale o parziale del capezzolo. Qualora tutto ciò dovesse accadere, non bisogna temere il peggio. Al giorno d’oggi si possono eseguire degli interventi ricostruttivi eccellenti, che danno al capezzolo un aspetto assolutamente naturale ed equilibrato, proprio come era in origine.
Una volta terminata l’operazione, sarà comunque cura del chirurgo effettuare dei controlli periodici per monitorare la situazione. Essi si svolgeranno a 1, 3, 6 e 12 mesi.