I filler di tipo sintetico

Nella vasta schiera dei prodotti che vengono utilizzati nella medicina chirurgica estetica moderna vi sono anche i filler di tipo sintetico. Nell’articolo odierno vedremo in cosa consistono e come si differenziano da quelli di tipo biologico.

Filler di tipo sintetico

Nella medicina estetica moderna i fillers si possono definire in due grandi categorie: quelli di tipo biologico e quelli di tipo estetico. I primi sono caratterizzati da una completa compatibilità con il corpo umano, dato che vengono completamente riassorbiti nel giro di 4 / 6  mesi. La durata del riassorbimento non è in realtà fissa ma si può dire che, mediamente, le tempistiche siano più o meno queste.

I filler di tipo sintetico, invece, non vengono assimilati dal corpo umano. Essi, quindi, hanno un carattere permanente, mentre è chiaro che quelli di tipo biologico ne possiedono uno di tipo temporaneo. filler-di-tipo-sinteticoChi decide di sottoporsi, quindi, all’azione di un filler di tipo sintetico, sa perfettamente che il risultato cercato sarà durevole nel tempo.

Alle due categorie è possibile aggiungerne una terza, definibile con il nome di filler di tipo semi-sintetico. Essi non sono permanenti ma vengono riassorbiti in un maggiore lasso di tempo rispetto a quelli biologici. Se, ad esempio, l’acido ialuronico può essere riassorbito in 3 o 4 mesi, un filler semi-sintetico può durare anche due anni. La differenza tra le due tipologie, di conseguenza, è netta e sostanziale.

Negli anni passati, i  filler di tipo sintetico sono stati ampiamente  utilizzati nella chirurgia estetica per aumentare i volumi come nel classico caso degli zigomi: molte donne desiderano avere degli zigomi maggiormente pronunciati e si sottopongono ad un trattamento.  Tra i più famosi ricordiamo: Aquamid, Bio-Alcamid,  Mediplast  l’Artecoll. Questi filler  detti “permanenti”, hanno prodotto  risultati anche buoni ma in diversi casi hanno dato  reazioni infiammatorie ed infettive sia acute che croniche. Per questo motivo sono stati messi da parte dalla comunità scientifica internazionale a favore dei filler come l’acido ialuronico, riassorbibili sì, ma estremamente sicuri.