Protesi mammarie e qualità

Negli ultimi anni la vicenda PIP  (protesi mammarie difettose mai utilizzate dal sottoscritto) ci ha visto impegnati in prima linea ad informare, consigliare ed assistere  le pazienti portatrici di tali impianti, grazie  al canale diretto che l’AICPE ha messo a disposizione con l’istituzione dello “sportellopip” (sportellopip@aicpe.it).

La nostra posizione riguardo tali impianti è stata chiara sin dall’inizio e la denuncia che l’AICPE  ha fatto nei confronti della Poly Implant Prosthesis e della ROFIL Medro, ha voluto affermare il principio che in questa vicenda, il chirurgo  e la paziente sono stati entrambi truffati e danneggiati.

Successivamente le principali ditte di produzione di impianti mammari hanno giustamente lanciato una campagna d’informazione a tutela della qualità del loro prodotto.

“…La Xxxxxx  assicura che le sue protesi mammarie sono conformi ai più elevati standard di qualità e sicurezza, garantiti da una rigorosa supervisione clinica dei processi di produzione, dai test di qualità e dal controllo della distribuzione in tutto il mondo…” .

“…Negli ultimi 30 anni Xxxxxx  è stata riconosciuta come azienda leader a livello mondiale nella produzione di protesi mammarie della migliore qualità. La nostra storia è caratterizzata dall’immissione sul mercato di prodotti innovativi e da attività di ricerca all’avanguardia..”

“..Molti altri produttori di protesi mammarie si sono alternati in questi anni, Xxxxx invece ha continuato a produrre dispositivi per mastoplastica additiva di alta qualità secondo standard di progettazione e verifica estremamente rigorosi”.

E’ arrivato il momento per noi di uscire fuori e affermare con forza ciò che abbiamo sempre fatto e continuiamo a fare:  essere noi stessi i primi garanti della “Qualità” nei confronti delle nostre pazienti.
Rendiamo dunque “pubblico” ciò che diciamo sempre in “privato” alla paziente prima di sottoporla a mastoplastica con protesi e cioè che dovrà sottoporsi  periodicamente ai controlli di prevenzione del tumore mammario da parte del senologo ed agli esami clinici e radiologici relativi al monitoraggio protesico  da parte nostra.

Dunque, il chirurgo plastico entra insieme agli altri specialisti nell’iter diagnostico clinico della patologia mammaria, diventando al tempo stesso garante di un buono stato di salute della donna  sottoposta a mastoplastica additiva: noi educhiamo le pazienti a seguire un lungo follow-up, perché con un impianto permanente,  la nostra diventa una  paziente “a vita”.

Dott. Claudio Bernardi