Cicatrici: trattamento medico e operazione chirurgica

Le cicatrici si possono curare solo tramite intervento o esistono anche dei trattamenti medici adeguati? Vediamolo assieme.

Le cicatrici: i trattamenti medici

Le cicatrici sono, purtroppo, un inestetismo della pelle che tutti noi vorremmo eliminare per sempre. Alcune sono più gravi di altre e per determinate cicatrici è necessario l’intervento chirurgico. Per altre, invece potrebbero (il condizionale in questo caso è d’obbligo) bastare semplici terapie mediche, se utilizzate con costanza e nel modo corretto. Quali sono?

Esistono diversi metodi per cercare di migliorare le cicatrici. Si potrebbero applicare dei massaggi, oppure una pressione continua sulle zone interessate; oppure si potrebbero iniettare dei cortisonici o praticare la dermoabrasione. Non solo, però. Altri trattamenti raccomandati sono le iniezioni di cortisonici o l’applicazione di creme o pomate di silicone.

Ultimamente la medicina sta ricercando anche ulteriori metodi che siano in grado di migliorare le cicatrici tramite il corpo del paziente stesso. Si tratta di una cura chiamata Recell e che consiste nell’utilizzo di cellule del paziente per ricostruire la pelle lesionata. Il metodo è ancora in via di sviluppo, è chiaro, ma certamente negli anni a venire potrà essere migliorato ulteriormente ed essere di grande aiuto.

Tutti questi metodi possono alleviare il disagio e cercare di alleggerire la situazione delle cicatrici ma non è detto che possano essere risolutivi. Se la cicatrice è profonda, ad esempio, sarà molto più appropriato sottoporsi direttamente a un intervento chirurgico per cercare di porvi rimedio.

Le cicatrici ipertrofiche: intervento chirurgico

L’intervento chirurgico per porre rimedio alle cicatrici ipertrofiche (ossia che sporgono in fuori) avviene tramite escissione totale. Anche questo processo, comunque, non è sinonimo immediato di riuscita. Potrebbe capitare, infatti, che si riformi una cicatrice con una qualità di pelle scadente (anche come la precedente), il che ne comprometterebbe inevitabilmente l’esito.

Questa nuova formazione di tessuto ‘scadente’ può dipendere da diversi fattori. Una prima discriminante può essere quella della tipologia di pelle oppure della specifica zona in cui una cicatrice è posta. È stato riscontrato, infatti, che una persona dalla pelle chiara (caucasica, quindi) ha maggiori possibilità di riuscita rispetto a una persona con una pelle più scura, magari di stampo mediterraneo.